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Le “Ciclovisite all’architettura moderna” sono itinerari in bicicletta per promuovere la conoscenza dell’architettura moderna e contemporanea bolognese. Aperte a tutti e organizzate dalla Commissione Cultura dell’Ordine Architetti Bologna, sono state proposte alla cittadinanza per la prima volta nel 2007 e raccolgono, da allora, un pubblico vario, curioso e appassionato.
Con questa formula ho voluto coniugare la passione per la città del Novecento e per i velocipedi.
CICLOVISITA 4 > VILLAGGI IN CITTA’ /EST
Una panoramica dedicata ai quartieri popolari INA Casa, che furono concepiti a volte come veri e propri villaggi autosufficienti, in grado di ricreare complessi equilibri urbani lontano dal centro cittadino. Ora sono stati riassorbiti dall’espansione edilizia, ma guardando bene si riconoscono nella trama della periferia, dove conservano intatte le qualità che numerosi e validi progettisti hanno messo a punto in quella felice stagione, che vedeva urbanistica ed architettura pensate e sperimentate con una integrazione riuscita e profonda.
Osservare oggi la loro vita ci permette di valutare i frutti di quelle sperimentazioni, ma anche di riflettere su quali possano essere i criteri per promuovere una corretta conservazione di tale patrimonio, che per la sua stessa natura deve sottostare spesso ad attente economie di intervento. In molti casi l’affezione degli abitanti INA Casa per i luoghi in cui risiedono si manifesta con evidenza, ad esempio nella cura che tante volte caratterizza gli articolati spazi comuni. Raccogliendo con la giusta sensibilità una simile radice affettiva possiamo
credere a nuove stagioni di fortuna per queste numerose opere. La panoramica abbraccia anche numerosi insediamenti realizzati negli stessi anni dallo IACP, spesso ideati dagli stessi progettisti dei piani INA Casa, in cui si riscontrano tante delle caratteristiche distintive di quei programmi. Tra i meriti del piano INA Casa vi è proprio anche quello di avere generato una intensa circolazione dei progettisti sul territorio nazionale,
favorendo lo scambio di esperienze e la condivisione del lavoro con i professionisti locali.
“Il patrimonio INA Casa è il risultato di un vasto ed organico piano di edilizia residenziale pubblica realizzato in due settenni, tra il 1949 e il 1963, nella fase di passaggio dalla ricostruzione postbellica al boom economico. Alla sua realizzazione lavora quasi un terzo degli ingegneri e degli architetti italiani applicando gli indirizzi programmatici, le procedure operative e un linguaggio architettonico appositamente elaborati dagli uffici tecnici ed amministrativi dell’ente. Per la concezione unitaria del programma edilizio, per la qualità architettonica che distingue i complessi realizzati, per la consistenza del costruito (circa 350.000 case) e la sua diffusione sul territorio nazionale, questa esperienza costituisce una tappa fondamentale nell’evoluzione della costruzione italiana del Novecento”
tratto da “L’architettura INA Casa (1949-1963) Aspetti e problemi di conservazione e recupero” a cura di Rosalia Vittorini e Rinaldo Capomolla, Gangemi, Roma 2003
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ITINERARIO CICLOVISITA
1 VILLAGGIO INA CASA “DUE MADONNE”
1953-56 piazza Lambrakis e dintorni
progettisti: L. Vagnetti (capogruppo), P. Marconi, E. Montuori, R. Venturi, S. Benini, I. Bianco, V. Gianstefani, E. Berardi – dal 1955 F. Santini, Pallotta
2 QUARTIERE INA CASA DI VIA PORTAZZA
1957-60 Via Portazza, Firenze, Osoppo, Bassano
progettista: Francesco Santini
3 QUARTIERE IACP “DELL’UCCELLINO”
1953-55 – Via dell’Uccellino / Novaro
progettista: Francesco Santini
4 QUARTIERE INA CASA “CAVEDONE”
1957-60 Via degli Ortolani / Firenze / Mazzoni
progettisti: F. Gorio (capogruppo), L. Benevolo, V. Calzolari, M. Carini, S. Danielli, A. Esposito, M. Vittorini
5 QUARTIERE IACP DI VIA FOSCHERARA
1955 Via Abba / Tukory / Palestrina / Alberto Mario
progettista: Francesco Santini
6 QUARTIERE DI VIA MALVOLTA/ ROMAGNOLI – CHIESA NUOVA
1949 Via Romagnoli / Lamponi / Paganini / Catalani
progettisti: Gildo Scagliarini (Comune Bologna/INA Casa), Francesco Santini (IACP)
+ fuori rotta > CHIESA DI SAN GIOVANNI BOSCO
1958-67 Via Bartolomeo Maria Dal Monte 14
progettisti: Giuseppe Vaccaro, con Carlo Tornelli, Francesco Palpacelli, Guido Cavani